
I ragazzi stanno bene
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Gli amanti di Venezia, Rete Capri, ore 21,00.
Totò Story, Tv 2000 (canali 28 dt, 18 TvSat e 140 Sky), ore 21,00.
Fantozzi, Italia 1, ore 21,10.
Finché nozze non ci separino, la effe, ore 21,10.
The Blind Side, Canale 5, ore 21,11.
14-18: amore e furore, Rai 5, ore 21,15.
A History of Violence, Rai Movie, ore 21,15.
Il negoziatore, Rete 4, ore 21,15.
I ragazzi stanno bene, la7, ore 22,30.
L’Albatross. Oltre la tempesta, Rai Movie, ore 22,55.
Conan il distruttore, Iris, ore 23,15.
Il secondo tragico Fantozzi, Italia 1, ore 23,20.
Them – Loro sono là fuori, Rai 4, ore 23,37.
Come in uno specchio, Rai Movie, ore 1,10.
Together With You, la7d, ore 0,40.
La regina dei castelli di carta, la7d, ore 21,10.
Terzo dei thriller girati in Svezia dalla saga Millennium di Stieg Larsson, prima che se ne apropriassero l’America e David Fincher con con il remake Uomini che odiano le donne. Anche in questo capitolo numero 3 domina la Lisbet di Noomi Rapace.
Il grande giorno di Jim Flagg, Italia 7Gold, ore 21,10.
Western crepuscolare (come si diceva allora) del 1969 con il leggendario Robert Mitchum. Un pezzo di quella vecchia Hollywood tradizionale che allora stava scomparendo per lasciare il posto alla contro-Hollywood dei Mike Nichols, degli Arthur Penn, dei Dennis Hopper.
Lady in the Water, Mediaset Italia 2, ore 21,19.
Ma M. Night Shyamalan è un autore vero o il più gran fabbricatore di cinebufale delle ultime decadi? Il sesto senso fa pensare alla prima, questo Lady in the Water alla seconda. Lo strano incontro tra il custode di una piscina e la misteriosa e meravigliosa creatura acquatica che si nasconde lì dentro. Le ninfe son tornate, e portano pure un messaggio per l’umanità. Mah. Con Paul Giamatti e la bella e antipatica Bryce Dallas Howard.
Le avventure di Scaramouche, Vero Tv, ore 22,30.
Il ribaldo Scaraomuche, attore nella Parigi del Settecento e gran conquistatore di femmine. Un film di cappa e spada di produzione spagnola del 1964. Con Gérard Varray e, soprattutto, con la mora e imperiosa Gianna Maria Canale, compagna e musa di Riccardo Freda (purtroppo qui non è lui il regista).